
Arredare o no? Questo è il dilemma!
Dato che abbiamo parlato di affitti e di come cercare il giusto inquilino, proseguiamo sul tema.
Oltre alle dovute pratiche fondamentali da attuare per assicurarti di avere a che fare con delle persone coscienziose e rispettose degli accordi menzionate nell’articolo precedente, un’altra chiave utile allo scopo di poter avere a che fare con le persone giuste, è una bella e attraente (ma realistica) presentazione di ciò che offriamo.
Parlo proprio della parte “estetica”.
Spesso si dimenticano le differenze.
Quando si ha l’intenzione di affittare la propria casa, non è insolito ricadere in questo tipo di ragionamento:
“Vediamo a quanto affittano in zona un … (mettici quello che vuoi tu, monolocale, bilocale, trilocale, ecc…)”
Se hai un “bilocale”, usare come termine di paragone gli altri bilocali in zona, può non essere completamente corretto.
Mi spiego meglio con una foto di due bilocali per farti capire meglio:


Il bilocale della FOTO 1 è di 60 mq e viene affittato a 1.200 euro al mese.
Il bilocale della FOTO 2 è sempre di 60 mq e viene affittato a 900 euro al mese.
Sono entrambi in zona Isola e sono stati sul mercato nello stesso periodo.
Ora, affermare che un bilocale in Isola si affitta sicuramente a 900 euro può anche essere vero.
Non è vero pero che un bilocale in Isola si affitta sicuramente a 1.200 euro.
Tutto è relativo.
Dipende da un sacco di fattori.
E no.
Non solo se è arredato o non arredato.
A volte vi sono immobili simili ove quello non arredato costa più di quello arredato.
Sicuramente arredarlo o no ha una sua incidenza economica. Ma, soprattutto, ha incidenza sul target!
E quindi sorge un dubbio.
Cosa fare?
Lo arrediamo?
Oppure lo lasciamo vuoto?
Oppure lo arrediamo parzialmente, tipo installando solo la cucina?
Ebbene, metto subito in chiaro una cosa: qualunque sia la vostra decisione, sappiate che il vostro immobile potrà essere affittato comunque.
La cosa importante da stabilire però, è come dicevo poche righe più su, il target di riferimento.
Ovvero, immagina di avere un mini appartamento di 25 mq.
Per sua costituzione, il monolocale è e sarà al 90% delle esigenze di chi cerca un immobile simile, un punto di appoggio per chi lo dovrà utilizzare.
Quindi sarà più probabile che coloro interessati alla nostra soluzione, lo siano se l’appartamento che gli forniamo, sarà dotato di tutto.
Per esperienza diretta, quando si propone un piccolo immobile, vi è anche chi lo ricerca per un uso “settimanale”.
Nel senso che magari è nella città di riferimento per lavorare, per poi “svernare” nel week end, verso luoghi più familiari.
Quindi l’utilizzo del monolocale sarà un uso minimale.
Quante probabilità vi sarà secondo te, che chi lo ricerca, sia poi disposto ad arredarselo per intero?
Poche vero?
Ora, immagina invece un appartamento di 120 mq con due belle camere da letto, un soggiorno, una cucina abitabile e doppi servizi.
Il classico appartamento per una famiglia. Ma non solo…
In città con presenza di università, è il taglio ideale (insieme al bilocale con cucina separata) per gli studenti.
Qui possiamo permetterci un po’ di scelta in più.
Se vorrò ricercare la famiglia o l’inquilino che sia piuttosto “stanziale” e che mi occupi l’appartamento, superando almeno la prima scadenza dei quattro anni, potrò anche azzardare e proporre il mio immobile vuoto.
Il mercato non manca.
Inoltre mantenerlo vuoto, ci permetterà anche di ascoltare eventuali proposte da parte di chi lo prenderebbe ma lo vorrebbe arredato o semi-arredato.
A livello contrattuale non vi sono delle differenze sulle imposte di registrazione come in passato (prima un immobile vuoto costava meno in termini di imposta di registro). Ad oggi l’imposta rimane la stessa.
Quindi, se proprio siete indecisi, meglio vuoto!
In merito ai due esempi, nulla ci vieta di invertire i ruoli e ricercare l’opposto di ciò che potrebbe essere la richiesta principale.
Ma sappiate che il mercato è regolato da domanda ed offerta.
Perciò, se cerchiamo l’inquilino che dovrà arredarsi completamente il monolocale, una buona mossa sarà sicuramente quella di promuovere l’appartamento ad un prezzo che sia più allettante rispetto a ciò che è già presente sul mercato.
Vero che ottenere un minor prezzo potrebbe sembrare una scelta non logica.
Ma se prediligiamo la continuità della locazione rispetto ad avere il prezzo migliore, sarebbe una lecita motivazione.
Anche perché in fondo, oggi investire in arredi ed accessori è una spesa che può essere piuttosto contenuta.
Quindi se la motivazione del lasciarlo vuoto è: ‘non lo arredo perché mi costa’; un errore lo stiamo già commettendo.
Nei vari store o negozi tematici di mobili, vi sono offerte che ti permettono di arredare completamente un bilocale con meno di 2.000 euro.
Una cosa però è importantissima!
EVITA ASSOLUTAMENTE di arredare un immobile con mobili, diciamo così, “esageratamente e forzatamente vintage”.
I mobili della nonna o il vostro arredo di 30 anni fa, difficilmente attireranno l’attenzione di chi cerca un immobile, disposto a pagarlo tanto.
Perché devi essere consapevole che il mercato degli affitti, non è regolato solo dall’esigenza di avere un tetto sopra la testa, un letto un bagno e una cucina.
Sono sempre più numerose, quelle persone che hanno il piacere di abitare in un posto bello ed elegante. Anche se in affitto.
L’arredo se c’è, deve essere, anche semplice sì, ma, accattivante. E ordinato.
Ricorda che tutte le scelte che fai, ricadranno sul prezzo e sul tempo impiegato per affittarlo.
E se mettere un immobile a reddito è una forma di investimento, prendere poco del primo e metterci molto a prenderlo, non è un risultato accettabile!
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