Domoria Milano

Chi siamo

Ciao e ti do benvenuto sul nostro sito!
Sono Claudio Pensa, titolare di Domoria Milano,  agenzia immobiliare specializzata nella ricerca di immobili residenziali. 

Sono agente di affari in mediazione immobiliare regolarmente iscritto alla Camera di Commercio di Milano dal 1999.


claudio paride pensa

La mia breve storia

Scelsi di provare a fare questo lavoro, cominciando presso uno studio immobiliare di un marchio verde famoso, nell’aprile del 1996.

Ciò che da subito mi attraeva era la possibilità di interagire con molte persone diverse tra loro!

Mi piace molto relazionarmi con le persone. L’essere umano per me, è, nonostante tutto, ancora una creatura sorprendente e sempre interessante.

In realtà devo tutto a Renato Pozzetto.

Ed al suo film “Casa mia, casa mia”.

Al di là della facile comicità che ha saputo donare il grande Renato al personaggio dell’agente immobiliare, mi affascinò il numero di situazioni differenti che doveva affrontare il protagonista.

Sempre qualcosa di nuovo (e di strano a dire il vero)!

E poi mi sembrava tutto sommato una professione semplice e dal guadagno facile, che per un 21enne è un’attrattiva non da poco.

Vidi il cartello sulla porta di un’agenzia in zona e decisi di entrare.

Fissai il colloquio e ricordo ancora l’affabilità ed il modo di fare gentile ma deciso del titolare di quella agenzia.

Mi convinse e lo convinsi… Ed iniziai.

Ben presto mi accorsi che il lavoro che avevo immaginato così fantastico e così bello rispetto a qualunque altra professione io potessi mai ambire… …lo era veramente!

Ma ahimé sbagliavo su una cosa…

NON ERA FACILE!

Mi impegnai quindi con tutto me stesso nel crescere professionalmente.

Nell’imparare tutto quello che dovevo imparare, anzi, anche qualcosa in più.

Perché capii che la maggior parte dei clienti cominciavano ad essere stanchi del modo tradizionale in cui si faceva l’agente immobiliare.

Troppi furbi, troppi affaristi.

Troppi, troppo attenti più a loro stessi che al bene delle parti che vi si rivolgevano.

Come si dice, ‘tra i due litiganti, il terzo… …è l’agente immobiliare.

Ricordo ancora due episodi nella mia “gavetta immobiliare”.

Ho cominciato in Via Paolo Sarpi, Chinatown piena e ricordo una trattativa che il mio titolare non era riuscito a portare a termine per delle incomprensioni che aveva avuto proprio con un proprietario di casa cinese.

Il signor Wu era stato convocato in ufficio, per sottoporgli una proposta che era stata fatta per il suo appartamento.

Il mio titolare e lui finirono a discutere di dettagli su cui non erano d’accordo finché Il signore si alzò velocemente e uscì dalla porta dell’ufficio palesemente irritato.

Io mi precipitai fuori, chiesi scusa per l’atteggiamento irritante che, anche se involontariamente, aveva avuto il mio capo e lo riportai in ufficio e… …concludemmo la trattativa!

Noi non dobbiamo essere l’ostacolo. Noi dobbiamo essere come un olio.

Gli atriti non fanno parte del nostro ruolo.

L’altro episodio che ricordo è una compravendita piuttosto complicata con 5 eredi, di cui uno, quello che occupava la casa, era alcoolizzato con problemi vari.

La pratica era davvero delicata, c’era da assicurarsi la liberazione della stessa, il pagamento di spese condominiali arretrate e altre burocrazie essendo una casa ex Aler.

Bè, riuscii a venderla, con l’acquirente contenta nonostante le difficoltà e la sua conoscenza delle stesse. Ma anche i venditori erano felici.

Davanti al notaio non erano molto amichevoli tra loro le parti, ma dissero una frase che mi ha reso orgoglioso del lavoro che mi sono scelto e che in seguito sentii altre volte: “Ah una cosa è certa. Senza il signor Pensa non saremmo qui!”.

Lì capii una cosa.

L’agente immobiliare ha dei super-poteri.

Ha il potere di concludere trattative, laddove senza il suo intervento non si sarebbero mai conlcuse!

Ed è questo il punto, affidarsi ad un buon agente immobiliare, vuol dire darsi la chance,  di concludere una trattativa al di sopra delle proprie reali possibilità o capacità.

Certo, ha anche il potere di mandare tutto all’aria, come la storia di Paolo Sarpi qui sopra…

Ed è per questo che devi scegliere bene a chi affidarti.

Perché, senza troppi giri, se non sei sicuro della scelta, se non sei sicuro che la persona che hai scelto per seguirti sia assolutamente affidabile e fidata, meglio il fai da te…

Bè, scoprii che mi piaceva trattare con le persone e che riuscivo ad instaurare dei rapporti sinceri e trasparenti ed i miei clienti questo lo hanno sempre apprezzato.

Tornando alla mia storia, dopo essere diventato agente immobiliare ufficialmente con l’esame nel 1999 ed essere stato responsabile di un ufficio ed avere raggiunto un sacco di obiettivi e traguardi, nel 2001, forte della mia esperienza e aiutato dalla mia metà, Monica, che è stata ed è tuttora, colei che mi supporta e mi sopporta, decisi di compiere il grande salto ed aprimmo la nostra prima agenzia immobiliare.

Non nego che passare da una realtà molto strutturata (all’apparenza) di un noto franchising, dove la sensazione (ribadisco all’apparenza) era di avere le spalle coperte dal grosso marchio, alla piccola micro-impresa a conduzione familiare fu un bel trauma.

Ma dopo il primo anno in cui un po’ frastornati e intimiditi dalle differenze, avemmo qualche difficoltà, partimmo poi in quarta ed ottenemmo le nostre piccole grandi soddisfazioni.

La più grande e costante, è che tanti dei clienti con cui siamo venuti in contatto (direi una percentuale vicina al 100%), a tutt’oggi ci considerano ancora una risorsa utile, professionale e fidata. E con molti di loro abbiamo instaurato un vero rapporto di amicizia.

E per noi è veramente questione di orgoglio.

Ho sempre pensato che la cosa più importante fosse lavorare onestamente e dormire la notte senza che la coscienza mi rimordesse o peggio che dovessi scappare da qualche cliente che mi inseguiva arrabbiato.

Sicuramente anche grazie all’educazione ricevuta da mia madre, unico mio genitore, che, con tutta la fatica che una donna può aver affrontato negli anni ’70 ed ’80 nel crescere da sola un figlio maschio, mi ha tirato su con bastone e carota… ma più bastone perché, il rispetto, la disciplina e la sincerità erano per lei questioni inderogabili.

Per la cronaca, dal 2001 al 2009 eravamo in Via Taramelli al 68 sotto il nome di Trovacasa Immobiliare, per chi lo ricorda.

Ora che sto scrivendo, se mi guardo indietro penso che di tempo ne è veramente passato ed ho vissuto momenti difficili e momenti esaltanti.

Ma sono sicuro che se mi portassero di nuovo indietro in quell’aprile del 1996, rientrerei in quell’agenzia a lasciare i miei dati per fare quel colloquio.

Sono felice del mio percorso e conosco bene le mie capacità.

Vuoi vedere se posso essere utile anche a te?

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