Vuoi trovare un buon inquilino e dormire tra due guanciali, 4 anni + 4…e oltre? Segui questi 4 consigli cardine!

Vuoi trovare un buon inquilino e dormire tra due guanciali, 4 anni + 4…e oltre? Segui questi 4 consigli cardine!

Hai deciso di affittare la tua casa?

Bene! Forse…

Se mi chiedessi qual è la prima grande qualità di cui è dotato, chi decide di affittare una proprietà, direi senza esitazione: il CORAGGIO.

Sì perché per come funziona la legge in Italia, essere il proprietario di una casa e decidere di affittarla è veramente una decisione coraggiosa.

Affittare una casa è una forma di investimento che oggi in Milano zona Isola ad esempio, può fruttare tra il 4 ed anche il 7%, in alcuni casi, del capitale messo a reddito.

Per semplificare, se ho un appartamento che sul mercato vale 200.000 euro, a seconda delle condizioni a cui lo propongo in locazione, posso percepire di solo canone annuo, tra gli 8.000 ed i 14.000 euro.

Sicuramente numeri interessanti.

Ma tra il nostro obiettivo di avere un’entrata extra e la realtà, c’è di mezzo più che qualche ostacolo da superare.

Addirittura in molti casi purtroppo, invece di ottenere il meritato risparmio, qualcuno si è ritrovato a passare le notti a contare quanti soldi ci stava rimettendo.

E se vuoi tenere lontane quelle notti insonni, non devi farti scappare assolutamente le informazioni contenute in questo articolo.

Perché come dicevamo poco più su, la legge italiana non tutela a sufficienza i proprietari di immobili affittati e quindi l’unica cosa che ci rimane da fare è: PREVENIRE e ridurre il rischio di brutte sorprese.

In che modo?

Le prime due armi facili e rapide a nostra disposizione sono:

• proporre un prezzo competitivo;
• utilizzare delle assicurazioni sul pagamento dell’affitto;

La prima soluzione è basata sul concetto dell’appetibilità.

Ad esempio se il mio appartamento sul mercato può ottenere senza problemi, 1.000 euro di affitto al mese, sarà una buona pratica, non chiedere un prezzo maggiore (anzi potrebbe essere intelligente chiederne 950), per generare una massa di richieste elevata, che mi permetterà di scegliere l’inquilino che più mi ispirerà e garantirà più sicurezza, tra i numerosi che si proporranno, invogliati appunto dal buon prezzo.

Immagina che ti arrivino 5 offerte diverse.

Ti sarà possibile scegliere tra queste cinque, l’inquilino che ti offre le garanzie migliori e una maggiore tranquillità.

La seconda mossa preventiva è quella di assicurare il contratto di affitto.

Esistono delle società, che assicurano il pagamento dell’affitto per alcuni mesi (di norma da 6 a 12) e che in alcuni casi ti coprono anche le spese legali.

Ovviamente sono contratti assicurativi, viene quindi calcolato il rischio, sono presenti delle franchigie e dei massimali a cui si attengono.

Che tradotto significa che faranno per i loro interessi (assicurare il tuo contratto di affitto o meno e quindi assumersi il rischio o meno) i controlli sulle garanzie che offre l’inquilino che hai scelto.

Ad ogni modo, entrambe le soluzioni non prescindono una fase basilare molto importante: la CORRETTA scelta dell’inquilino!

Le due soluzioni menzionate sopra, sono due strumenti efficaci, ma tutto ciò che accade dal momento della firma del contratto in poi, passa comunque da come hai scelto il tuo futuro inquilino.

Scopriamo quindi insieme come scegliere un buon inquilino!

CONSIGLIO 1: FAI DOMANDE!

Hai messo un’inserzione per pubblicizzare il tuo appartamento?

Preparati a fare alcune domande già dalla prima volta che ti chiamano.

Non avere paura di chiedere.

Fare le domande giuste, ti aiuterà a capire chi hai di fronte e a decidere se è un potenziale candidato per essere tuo inquilino o meno.

La prima domanda da fare è: “come mai l’annuncio l’ha interessata?”

Qui il tuo interlocutore avrà modo di raccontarti qualcosa di sé e quindi se è uno studente, se è un lavoratore, se sono una coppia o se chiama per la sua famiglia.

Ti dirà magari se è per sé o sta chiamando per conto di qualcuno (un figlio, un parente, un amico).

Se tutto ciò non ti viene detto in modo autonomo, fai delle domande più specifiche:
è per lei l’appartamento?
si trasferirebbe da solo o insieme ad altri? Siete parenti o amici?
lei cosa fa di bello, lavora o studia?

Chiedi anche specifiche sulla sua professione o sul suo corso di studio.
A quale università? Quale corso di studi sta seguendo?” “Che lavoro fa di bello?

Se le risposte ti hanno soddisfatto procedi col fissare la visita dell’appartamento.

Altrimenti, potrai dire molto educatamente che NON stai cercando un inquilino col suo profilo (ad es. “Sono uno studente” “Capisco. Guardi, purtroppo non stavo cercando studenti come inquilini per il mio appartamento” oppure: “Sono un libero professionista” “Capisco. In realtà la casa è stata studiata per studenti”, ecc.).

REGOLA NASCOSTA

Se al telefono il tuo interlocutore non ti convince è un segnale importante.

Il nostro inconscio riesce a percepire dei dettagli che a volte non sappiamo nemmeno spiegare concretamente.

Magari ci sono delle lievi incongruenze sui dati che ci ha fornito.

Magari notiamo una voce insicura nell’affermare ciò che sta dicendo.

Magari non ci torna il filo logico di quello che ci ha detto.

Non dico di escludere a priori il tuo interessato. Ma stai bene attento all’appuntamento che farai.

Magari torna, in occasione della visita, sui punti che ti hanno lasciato perplesso al telefono e approfondisci.

Ricorda, spesso (non sempre ovviamente), risposte monosillabo (sì, no, certo, non credo), indicano che è possibile che ci stiano nascondendo qualcosa.

Magari non è qualcosa di rilevante per noi, ma che semplicemente crea un blocco al nostro interlocutore.

Scava a fondo e se la persona non ti convince, non sentirti in imbarazzo a dire di no oppure, in dovere di dire di sì.

Cerca sempre di specificare che avendo altre visite, vuoi riservarti di vedere gli altri candidati e che a parità di requisiti, seguirai l’ordine cronologico.

A questo punto, magari hai finalmente trovato qualcuno che ti ispira fiducia. Che fare?

CONSIGLIO 2: CHIEDI LE PROVE!

La presentazione al telefono ti ha convinto, così come quando si è presentato in occasione della visita della casa.

Siamo a posto così?

NO!

Richiedi, SEMPRE, la documentazione che comprova quanto ti ha raccontato.

E’ un lavoratore?

Richiedi di visionare la sua lettera di assunzione o il suo contratto.

Ricordati di richiedere anche una riprova del fatto che il suo reddito copra sufficientemente l’importo che dovrà versarti.

Immagina: ti ha detto che è un lavoratore e che prende 1.700 euro al mese.

Il tuo appartamento costa 800 euro. E’ da solo e credi quindi che ce la possa fare senza problemi.

Poi viene fuori che i 1.700 euro non li prende tutti in busta, ma che di “ufficiale” prende solo 1.000 euro…

Cosa succederà se il datore di lavoro del tuo futuro inquilino deciderà di punto in bianco che non potrà più pagargli il compenso extra?

Non ti dico di escludere a priori l’inquilino che presenta questa problematica, ma se comunque ti ispira fiducia, proponigli di trovare delle garanzie accessorie, come ad esempio la partecipazione di un genitore che possa intervenire in caso di necessità o una fideiussione assicurativa o ancora di più, bancaria, che ti garantisca il pagamento in caso di impossibilità temporanea (le fideiussioni bancarie hanno un costo e possono coprire un periodo che deciderete insieme).

CONSIGLIO 3: TEMPISMO!

Può succedere che l’interessato al tuo appartamento possa reagire con sorpresa alle tue richieste o che sia addirittura contrariato.

Non desistere.

Non mostrarti intimorito o in imbarazzo.

Spiegagli piuttosto perché fai queste richieste.

Primo, sappi che è del tutto lecito che tu faccia delle domande per capire chi entrerà in casa tua.

Secondo, tieni a mente che può essere anche comprensibile che far sapere i fatti propri ad uno sconosciuto, soprattutto quando tocchiamo la sfera economica e finanziaria, possa non mettere esattamente a proprio agio…

E’ quindi importante il tempismo.

Ad esempio se la richiesta di vedere il suo reddito la fai nel bel mezzo della visita della casa, senza che il tuo interlocutore abbia dimostrato un esplicito interesse alla stessa, risulterai fuori luogo.

Al contrario se lui ti dice che la casa gli piace e che vuole prendere un accordo con te, allora potrai spiegargli che per prendere una decisione vorrai vedere i documenti di cui dicevamo poco più su.

Lo stesso interlocutore, sarà psicologicamente più disponibile a dimostrare la sua valida candidatura con la documentazione, in quanto lo farà per ottenere un vantaggio personale, l’essere scelto da te.

Hai inoltre un altro grande vantaggio.

Chi non si sentirà particolarmente qualificato, sarà costretto a venire allo scoperto.

Sia coloro che non hanno delle coperture adeguate, che coloro che pensano di non averle.

E sarà ottimo per te che potrai scegliere in tutta trasparenza.

Cosa fare con coloro che si rifiutano tassativamente a fornirti questi dati reddituali?

Stanne alla larga!

Per farti un esempio, è come se tu andassi dal dottore perché non stai bene, il dottore ti dice di spogliarti e tu gli rispondi che non vuoi perché sei timido…

Pensi che potresti irritare il tuo interlocutore e magari perderai un’opportunità?

Può anche essere… Ma soprattutto non correrai un rischio.

CONSIGLIO 4 : CHIAREZZA INNANZITUTTO!

Diciamo che hai davvero trovato un potenziale inquilino che vuole la tua casa ed ha validi requisiti e ottime garanzie.

Ottimo!

Questo è il momento per creare le basi di un rapporto che, dovendo durare nel tempo, mesi od anni, dovrà essere solido, trasparente e rassicurante per entrambi.

E’ ora, che devi far sapere al tuo candidato inquilino, cosa ti aspetti da lui a livello contrattuale.

Anzi no. In realtà, non è precisamente così.

Aperta parentesi.

Sarebbe buona cosa se molte delle tue “condizioni” le indicassi già nelle inserzioni e negli annunci in cui pubblicizzi casa tua.

La durata del contratto, i mesi di cauzione richiesti. Se volete fideiussioni o garanzie specifiche o assicurazioni.

Scrivi se desideri affittare la tua casa ad una categoria specifica (ad es. studenti o lavoratori).

ATTENZIONE! Forse è inutile scriverlo, ma onde evitare fraintendimenti lo specifico, NON puoi scrivere richieste discriminanti, come preferenze sulla razza o sull’orientamento sessuale o sulla provenienza geografica…

Chiusa parentesi

Quando finalmente hai trovato il tuo candidato ideale, ricordagli dettagliatamente le tue richieste e assicurati che siano comprese e condivise.

Illustra se per i pagamenti ti aspetti una modalità specifica (bonifico o assegno) e se hai una data preferibile in cui vuoi essere pagato.

Se consegnerai un appartamento dotato di arredi ed elettrodomestici o altre apparecchiature tecnologiche o meccaniche, spiega cosa ti aspetti in merito alla manutenzione di ciò che lasci.

Le accortezze che ti aspetti vengano rispettate.

A titolo esemplificativo ma non esaustivo: magari ti aspetti che i filtri del condizionatori vengano puliti regolarmente dopo la stagione di utilizzo oppure che il tavolo in faggio venga pulito con un particolare prodotto o ancora che per evitare l’accumulo di umidità vengano regolarmente aperte le finestre…

Insomma, mettici tutto ciò che ritieni importante per la tua casa.

NON PENSARE CHE SIA LOGICO CHE L’INQUILINO CI ARRIVI DA SE’!

Diglielo esplicitamente ciò che ti aspetterai che faccia.

Se consegni la casa imbiancata e/o pulita di fino, ricorda al tuo nuovo amico che alla riconsegna delle chiavi te la aspetterai restituita nello stesso modo.

(N.B. La cassazione in merito all’imbiancatura si è espressa piuttosto chiaramente, tuttavia potreste prendere degli accordi in tal senso)

Ad esempio, una di quelle cose che nel corso della locazione può creare delle incomprensioni tra le parti, è quando l’inquilino si trova di fronte a degli imprevisti da affrontare riguardanti interventi di riparazione o manutenzione.

Stabilisci subito le regole da seguire, una prassi che sia comoda per entrambi.

Se hai i contatti di operai di fiducia, lasciagli un elenco con le varie mansioni ed i recapiti (elettricista, idraulico, vetraio, falegname,
fabbro, impresa di pulizie, ecc.) e precisa che comunque prima, vuoi essere avvisato della necessità insorta.

Specifica magari quanti mazzi di chiavi gli lascerai, cosa succederà se farà delle copie, a carico di chi saranno i costi e quante ne dovrà restituire.

A tal proposito lasciami aggiungere che, anche se è spesso prassi comune che il proprietario della casa si tenga un mazzo di chiavi “per sicurezza”, sappi che quel mazzo di chiavi non potrà mai essere utilizzato se non previa autorizzazione del tuo inquilino.

Altrimenti si chiama “violazione di domicilio” ed è un reato penale…

Quindi, se hai intenzione di tenere un mazzo delle chiavi, sarebbe anche buona cosa informare il tuo inquilino che lo farai ed a che scopo, rassicurandolo circa il non utilizzo in sua assenza, a meno di una sua richiesta diretta di intervento, per una qualche emergenza insorta.

Immagina cosa potrebbe pensare a scoprire successivamente che tu hai un mazzo di chiavi di quella che lui – e non dimenticarlo, la legge – considera giustamente il suo domicilio e che glielo hai tenuto nascosto…

Direi che è tutto!

Segui scrupolosamente questi consigli ed avrai ridotto davvero al minimo, il rischio di trovarti in casa un inquilino indesiderato, che possa causare problemi e pensieri.

Ricorda: un BUON inquilino, è ciò che merita di trovare, un BUON proprietario.

Da più di 25 anni io stesso nel cercare gli inquilini per gli appartamenti che mi affidano, seguo queste ed altre preziose regole.

Perché trovare un buon inquilino, fa sì che il mio lavoro sia apprezzato e per questo, che il mio cliente si rivolga nuovamente a me in caso di necessità.

Fare il suo interesse è il mio interesse! E vinciamo in due!

Ed è una mossa che ha sempre prodotto inquilini perfetti!

Se non ci credi, leggi tutte le  TESTIMONIANZE  dirette di nostri clienti.

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